L’orologio dell’età sembra essere tornato indietro di 2\3 anni, quando “re”Roger Federer dominava su tutto e tutti, scatenando stupore e meraviglia in ogni singolo spettatore. La duplice vittoria al Dubai Duty free tennis Championships ( torneo ATP 500 sui campi in cemento di Dubai), prima su Nole Djokovic ( non uno sprovveduto ma n.2 al mondo), poi su Tomas Berdych, permettendogli di conquistare il suo 78esimo titolo in carriera, superando John Mc Enroe, nella classifica all-time come numero di vittorie sono la dimostrazione più eclatante che “ re” Roger Federer, è tornato a ruggire prepotentemente, mettendo a tacere sul campo gli ipercritici che lo vedevano già sull’orlo del ritiro. La chiave del “ nuovo” Roger, sembra proprio essere il serve and volley, tattica che consiste in un servizio molto potente e nell’immediato attacco a rete. Questa strategia ha pagato soprattutto nella sfida contro Djokovic, infatti il campione serbo, è stato subito colto di sorpresa, non riuscendo a trovare le giuste contromisure ed il giusto timeing sulla palla. Un’altra cosa che per così dire sorprende del tennista elvetico, ma ormai niente fa più notizia, è che ha ritrovato la voglia di giocare a tennis disegnando il campo con assoluta maestria e facendo roteare la palla, con la stessa semplicità e naturalezza con cui uno studente impugna la penna per scrivere. Colpi da maestri, colpi da leggende, colpi da Federer.