Lo chiamiamo tutti palazzetto, ma è soprattutto la palestra del liceo “Pitagora-Croce”. È intitolato alla memoria di Giancarlo Siani e questo basta a renderlo un luogo sacro della memoria. Ma è qui che si costruisce il futuro, almeno quello dello sport. Mercoledì sera era un luogo di festa: luci, colori, musica e grande passione per augurare buon campionato alla Fiamma Torrese, la squadra femminile di pallavolo che quest’anno parteciperà al torneo di B2. Vedere il “PalaSiani” così gremito contagiava allegria anche a chi, come me, non è solito frequentare i campi di gioco. Era contagioso anche il sorriso delle ragazze, ragazze vere nel senso che tante erano più piccole di me che ho vent’anni. Come Candida Viscito o come la biondina Marianna De Siano, schiacciatrice appena sedicenne arrivata da Ischia, o ancora come Giovanna Prisco, schiacciatrice, classe 1997, l’acquisto di pregio fatto quest’anno. Ha già giocato in serie superiore, dovrebbe essere la leader, ma qui si lotta tutte insieme. Si vede anche da spettatori, da come si presentano nel giorno della passerella contro la Cindy Aversa, avversaria di serie superiore, l’ospite giusto per un gala nel quale non contava il risultato e quindi non conta la sconfitta.
Diventa veterana chi ha già superato la seconda decina o ha collezionato qualche anno da titolare: Margherita Cozzolino e Maria Russo rappresentano la continuità con un passato felice. Toccherà ad Adelaide Salerno, l’allenatrice ma anche la moglie del presidente Longobardi, realizzare la miscela giusta per produrre i punti necessari per centrare l’obiettivo. È stato emozionante vedere il palazzetto gremito, l’entusiasmo di ragazzi e ragazze, mamme e bambini d’ogni età, tutti legati da un unico comune denominatore: divertirsi, fare il tifo per la propria squadra, tenendosi per mano. Sintesi perfetta di una fantastica serata nel segno delle donne. Torre Annunziata sta diventando la fabbrica delle campionesse. Irma Testa con il suo titolo mondiale nel pugilato resta la guida di questo piccolo esercito, ora rinfoltito dalle pallavoliste della Fiamma. Avanti ragazze, e – come ho sentito gridare dal mitico Galeazzi in qualche vecchio filmato sugli Abbagnale – andiamo a vincere.
Dario Ricciardi