In un Wimbledon dove il mondo gira al contrario ci aspettavamo un botto finale, una sorpresa, un qualcosa di nuovo che illuminasse questa edizione dei championships. Magari una vittoria di Sabine Lisicki. Nulla da fare per la tedeschina, che per la prima volta sente il profumo di una finale slam. Lei, ragazza umile tenace si è arresa all’ultimo ostacolo, con un pianto liberatorio che è l’emblema del lungo calvario che ha dovuto attraversare durante la sua personalissima finale. Sabine, ha infatti
vissuto una finale dai due volti, lottando contro la sua tensione e contro l’avversaria. Cosa impensabile se si pensa che appena una settimana fa, aveva spazzato fuori Serena Williams, non una a caso ma era un’altra circostanza. La Lisicki, è inesperta a gestire determinate pressioni in
Dario Ricciardi