INTERVISTA ESCLUSIVA
Francesca Schiavone, nota a tutti gli appassionati di tennis come “la leonessa” per la sua grinta, è considerata tuttora la più forte tennista italiana di sempre: è stata la prima a raggiungere la posizione numero 4 della classifica mondiale WTA , la prima a vincere un grande Slam (il Roland Garros) e con le sue compagne di nazionale ha vinto ben 3 edizioni della Fed Cup, la Davis femminile.
Di Francesca è nota la riservatezza ed anche per questo siamo particolarmente orgogliosi di ospitarla in esclusiva sulle colonne di METROPOLIS.
Francesca, partiamo dalla grande vittoria del 2010 al Roland Garros.
Che cosa ricordi maggiormente di quel momento?
Quando ho alzato la coppa rivolta ai miei amici, ai miei familiari e al mio team ho provato una gioia grandissima.
Quando hai avuto chiara la sensazione di poter arrivare fino in fondo?
Dopo la semifinale ho capito che a quel punto avevo il 50% e sono andata in campo per dare tutta me stessa.
E come hai vissuto le settimane successive alla vittoria?
Sono stata molto occupata tra interviste, tv e impegni istituzionali.
Il 7 Ottobre 2010 ti sei qualificata per i Masters di fine anno a Doha (riservati solo alle prime 8 giocatrici del mondo), diventando la terza italiana nella storia a riuscirci, dopo Raffaella Reggi e Silvia Farina. Che effetto ti ha fatto aver raggiunto campionesse che hanno fatto la storia di questo sport?
Ero molto contenta. Ho goduto di ogni lotta e di ogni attimo che mi sono guadagnata da vivere. Essere nella storia è una soddisfazione personale unica.
Sei ormai conosciuta da tutti come “la leonessa”, proprio per la tua voglia di non mollare mai. Ti piace questo soprannome?
Diciamo che mi piace.
Sei una veterana del circuito. Se dovessi dare un consiglio a un ragazzo, che si sta affacciando all’attività agonistica, cosa gli suggeriresti?
Quali sono gli ingredienti che trasformano un buon tennista in un campione?
Gli consiglierei innanzitutto di divertirsi. È uno sport molto interessante che include la crescita personale e sportiva.Per diventare campioni occorrono: disciplina, dedizione e determinazione.
Quanto ha inciso a livello tennistico e umano l’esperienza di Laura Golarsa nella tua preparazione?
Essendo stata una giocatrice di alto livello, la sua esperienza, le sue conoscenze e i suoi allenamenti mi hanno fatto credere in lei. Insieme a lei c’è un progetto che mi piacerebbe coronare con dei buoni risultati.
Che cosa mangia Francesca Schiavone prima di un incontro?
Carboidrati e proteine.
Come prepara e come vive la vigilia delle grandi sfide?
Con le mie tensioni e paure, ma anche con grandissima eccitazione.
Hai sempre vissuto a Milano, ma la tua famiglia ha origini irpine. Che rapporto hai con la Campania? Vieni mai da queste parti?
Non sono mai stata nel paese nativo di mio padre, ma ci andrò. Mi piace il loro modo di fare sempre molto solare.
Molti parlano di una leonessa a fine carriera, vicina al declino. Che cosa rispondi? Credi di poter dare ancora per molti anni il tuo contributo al nostro tennis?
Mi piace ancora questo sport e desidero raggiungere nuovi obiettivi.
Hai un fantastico rapporto con Flavia Pennetta. Ci racconti un aneddoto? Un episodio spiritoso che vi lega?
Ne ho tanti. In particolare nel 2012, prima delle Olimpiadi, abbiamo trascorso insieme due, tre giorni nella sua terra.
Ti viene attribuita questa frase: “Per una donna il sesso prima di una gara non solo è ammesso, ma è fantastico! Alza gli ormoni e porta vantaggi da tutti i punti di vista”. Confermi?
La confermo. Parlo a livello personale, ovviamente.
Quanto è dura la vita di un tennista? Hai mai pensato di fuggire via dalle luci dei riflettori?
Come tutti i lavori e gli sport devi trovare un grande equilibrio e delle persone che ti vogliono bene. Questo ti permette di vivere serenamente sia dentro che fuori dal campo.
Ci dai il tuo giudizio su questo Wimbledon? È finita l’epoca di “re e regine”, e comincia quella delle giovani generazioni?
È ancora l’epoca dei re e delle regine. Giustamente le giovani emergono e chiedono il loro spazio, come è naturale.
Barbara Rossi, la tua prima maestra, diceva. “Da piccola bisognava fermarla”. La determinazione è, a nostro giudizio, la chiave del tuo successo. Sei d’accordo o ritieni che siano soprattutto altre le tue qualità?
Sono d’accordo
Che rapporto hai con il web? Hai un tuo sito? Lo curi personalmente? Lo utilizzi per un contatto più diretto con i tuoi tantissimi tifosi?
Ho una pagina Facebook, Francesca Schiavone tennis player. Non sono malata di tecnologia, ma cerco di essere il più presente possibile.
Grande Dario, intervista completa e condotta con la professionalità di un giornalista “navigato”. Hai proprio una marcia in più, continua sempre con lo stesso entusiasmo.
P. S. Ho apprezzato molto la domanda estemporanea sul rendimento atletico delle donne (post-sesso).