È un sogno dal quale non ci si vorrebbe mai svegliare, un dolce incantesimo nel quale cullarsi a lungo. Invece è la pura e semplice realtà. Da toccare con mano, come la medaglia d’oro che Irma Testa ha conquistato in Ungheria, agli europei di pugilato (categoria youth, 60 kg). Fa un po’ strano pensare che dietro quel visetto candido, dolce, da brava ragazza, ci sia un’atleta che quando sale sul ring si trasforma in invincibile pugile.
Sì, pugile, al maschile, perché la sua boxe veloce, tecnica, annulla le differenze di genere. I pugni di Irma fanno male alle avversarie ed esaltano gli appassionati. È proprio questa la sua caratteristica distintiva, che le permette di essere considerata un esemplare unico, la più grande in questa stagione del pugilato. Uno sport non comunissimo per le donne, soprattutto dalle nostre parti, ma che Irma ha ancor più nobilitato con la serie straordinaria dei suoi successi. Sono stati costruiti e programmati nelle “Stanze della grande bellezza” della Boxe Vesuviana, a Torre Annunziata. Lì, Lucio e Biagio Zurlo, padre e figlio che costituiscono una benemerita ditta torrese, hanno prima intravvisto il talento di Irma e poi lo hanno plasmato, modellando la campionessa che adesso già punta alla prossima Olimpiade, fissata nell’estate del 2016. Un cammino che, partendo dalla palestra di casa Zurlo, hanno già percorso in tanti. Ma stavolta sarà diverso, il progetto non è mai stato così ambizioso. In città è lei la vera superstar, al bar si parla delle sue imprese come un tempo si parlava di Maradona. Nel nome di Irma si sta aggregando una piccola-grande comunità: giovani e vecchi, uomini e donne, ragazzi e pure bambini nelle vittorie di questa campionessa si identificano, i suoi trionfi diventano i nostri trionfi. Tutta Torre è pronta a sognare in grande grazie a lei. A Taipei, in Cina, salì in cima al mondo, sul lago ungherese di Balaton ha posto il suo sigillo europeo, ma la fine della storia è ancora lontana. Parafrasando il mio amico Caressa: preparate le valigie, si va tutti a Rio.
Lasciateci sognare, svegliamoci tra un anno.