Cuore, grinta e coraggio, coesione, forza, capacità di soffrire. Sono questi gli elementi che caratterizzano una squadra vincente e la Fiamma Torrese li possiede proprio tutti. L’esempio tangibile s’è avuto sabato, quando la Fiamma è tornata a vincere, ottenendo una vittoria chiara ma sofferta contro la Mimosa Teatina di Chieti, settima forza della B2 femminile di pallavolo. I segni della ripresa sono stati presto evidenti: gara bella, appassionante, sfibrante, senza un attimo di respiro, con le ragazze torresi subito in vantaggio e le avversarie impegnante (a fatica) nel trovare le giuste contromisure. Ma è solo questione di tempo e la gara torna in parità. Anzi, le teatine sembrano dominare, specialmente con due giocatrici particolarmente ispirate: Marta Romano e Michela Romano, entrambe opposte (il ruolo dell’opposto ha questo nome perché è coperto dal giocatore diametralmente opposto al palleggiatore). Ogni palla che passa dalle loro parti si tramuta in oro per le compagne. Fin quando non riaffiora dal nulla la solita leonessa indomabile, l’atleta dei recuperi impossibili: riecco Fede bum bum, si è svegliata Federica Inserra! Prende per mano la Fiamma Torrese, mette il turbo, urla, si dimena, come una veterana dispensa consigli alle compagne, riaccende l’entusiasmo in tutta la squadra, quel piacere di giocare e vincere insieme che sembrava essersi un po’ sopito. Ma non è la sola, assieme a lei ci sono anche Giovanna Prisco e Margherita Cozzolino, autrici di una prestazione straordinaria: Giovanna schiacciatrice 18enne, astro nascente della pallavolo, che con le sue battute al salto mette in crisi le avversarie e ricorda quelle di Andrea Sartoretti; Margherita reattivissima a muro(specie nell’ultimo punto). L’orchestra sinfonica di Adele Salerno è tornata a suonare una musica trascinante. Il punteggio è la certificazione di questo ritorno al futuro: 25-21 26-24 25-17. Le parole sono le stesse di sempre: cuore, grinta e coraggio. Signori, è tornata la Fiamma Torrese.
Dario Ricciardi