Basta vederli in campo da ragazzini per rendersi conto che il loro futuro da campioni è già scritto. Sono i predestinati del calcio, razza pregiata alla quale appartiene Ciro Immobile, orgoglio sportivo di Torre Annunziata.
Notato nelle giovanili del Sorrento, dove con gli allievi realizza già 30 reti, nel 2008 si affaccia sul panorama nazionale, trasferendosi alla Juventus: si mette subito in mostra, facendo vincere il trofeo di Viareggio ai torinesi, con due doppiette decisive, una in finale e l’altra in semi.
Il 17 Marzo 2009 viene convocato per la prima volta nell’under 21 di Pierluigi Casiraghi, nella partita amichevole Austria-Italia disputata a Vienna. Adesso il gioiellino torrese, sta facendo la fortuna di Zeman al Pescara, E’ già diventato capocannoniere del campionato di serie B ( con 22 reti siglate: una media di 0,78 gol a partita, un bottino niente male per un giovane di appena 22 anni . Ciro è ormai diventato un giocatore completo sotto tutti i punti di vista: fa gol nei modi più svariati, crea azioni geniali, ha anche grande spirito di sacrificio e nel complesso si può definire con un solo termine: esplosivo. L’allenatore pescarese quest’anno oltre ad affidargli le chiavi dell’attacco, gli ha anche affiancato il partner ideale per lui, Lorenzo Insigne, cresciuto nel vivaio del Napoli.
I due hanno trovato subito la pozione giusta per dare quel brio e quella vivacità che mancavano nell’attacco del Pescara: uno ispira, l’altro finalizza brillantemente. Che binomio per la squadra di Zeman.!! 0,5 gol in due è proprio un bel ruolino di marcia. Chi lo ha avuto in squadra, non ne rimpiangerà mai il valore, e chi lo ha lasciato andare può solo mangiarsi le mani perché talenti come questi vanno coltivati e non lasciati andare.
Ciro Immobile rappresenta insieme un rimpianto e un motivo di orgoglio per Torre Annunziata. Regala successi agli altri, ma anche una speranza ai ragazzi torresi, predestinati quanto lui: vincere si può, anche partendo da qui.
Dario Ricciardi