Serena Williams regina di Wimbledon per la sesta volta

Wimbledon è un sogno, Wimbledon è magia, incanto. Il luogo capace di sovvertire gerarchie e differenze di classifica e di gioco che prima di scendere sul ring parevano più che consolidate. Lo ha dimostrato Garbine Muguruza, giovanissima e bellissima ragazza, di padre spagnolo e madre venezuelana, che col suo tennis spumeggiante e spregiudicato ha giocato davvero alla pari e a tratti anche meglio della regina indiscussa del tennis mondiale Serena Willams, ancora a caccia del suo personalissimo record: fare il grande slam significa vincere i quattro tornei più importanti al mondo nel corso della stessa stagione. Ma Garbine (alla sua prima finale slam), non appare per nulla intimorita di fronte a tanta potenza e 15.000 spettatori, che hanno riempito il Centre Court (campo centrale) del più importante torneo di tennis al mondo, sfidando a suon di ganci e montati Serenona, che, al contrario è partita tesa ed intimorita: 3-0 Muguruza. Ma a questo punto Serena non ci sta e capisce che questo è il momento di svegliarsi, aumentando i giri del motore. E allora…. eccola! Alza i decibel, inizia a far sentire la sua presenza, i suoi classici come on crescono di decibel e intensità, quasi come a dire “ Ci sono anch’io e voglio prendermi la finale”. Ora è spettacolo puro, nessuna delle due vuole mollare. Che battaglia! La partita va avanti a forza di break e controbreak, montanti e ganci, sorpassi e controsorpassi, ma la prima a mettere la freccia definiva è sempre Serena: primo set 6-4 Nel secondo la Williams è determinatissima, ma la campionessa spagnola non molla un quindici, rimanendole attaccata punto dopo punto. Dopo un’ altra lotta feroce la prima a spuntarla è l’insaziabile campionessa statunitense, con il punteggio di 6-4. Per lei è il sesto titolo a Wimbledon, lasciando sfogare la giovane spagnola in un pianto liberatorio. Emozioni uniche, emozioni di Wimbledon.

Dario Ricciardi

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