Troppo Baronissi per la Fiamma

Meglio essere subito molto chiari: è stata una Fiamma senza luce quella vista sabato sera al PalaSiani contro il Baronissi (seconda forza della serie B2 di pallavolo femminile). Al di là della metafora magari un po’ scontata, è stato davvero buio pesto. Difficile accertare quanto e se possa aver influito su questa debacle la festa organizzata dalla Fiamma Torrese venerdì sera: stessa sede e stesso calore per ospitare, in collaborazione con il liceo Pitagora-Croce, le atlete californiane del Mizuno Long Beach assieme al Mc Donald Nola. Purtroppo anche stesso risultato, nella sostanza e (ancora peggio) nel punteggio. Più allarmante il dettaglio che la Fiamma Torrese in campionato proprio non s’è vista, né sotto il profilo mentale, né sotto quello più squisitamente tecnico. Una squadra poco reattiva, senza motivazioni, priva di quella cattiveria agonistica necessaria per vincere dovunque. Solo l’esperta Margherita Cozzolino ha provato senza successo a salvare il salvabile. Ad Adele Salerno, madre più che allenatrice di queste ragazze, spetta il compito più arduo: provare a risollevarle dal torpore nel quale sembrano essere cadute. Chiamiamola pure crisi da appagamento, coincisa con il ritorno alle temperature primaverili. Ma l’allarme è comunque scattato: la stagione non è ancora finita e – anziché restare a soffrire fino all’ultima giornata – si deve ancora puntare ad una salvezza più che tranquilla. Per le feste c’è tempo, anche perché le altre ancora giocano e fanno sul serio. Proprio come sabato il Baronissi; squadra veramente tosta, compatto in ogni reparto e con un allenatore che aveva una cura maniacale per il particolare. È stato tutto troppo facile e veloce: 18-25, 23-25, 21-25 per un totale di 3-0. Per la Fiamma si ricomincia da qui, da questo corto circuito. Ma la luce sta per tornare.

Dario Ricciardi

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