L’incantesimo si è puntualmente rinnovato, stavolta è mancato solo il prodigio. Il piccolo PalaSiani sabato sera è tornato a essere avvolgente quanto il Maracanà. Ne ricordava il calore e il rumore assordante, ma è stato insufficiente ad azzerare le distanze tra la Fiamma Torrese e le abruzzesi della Costruzioni Papa di Altino. Undici vittorie su undici, dieci per 3-0: queste le credenziali che le avversarie presentavano alla vigilia della sfida, definita dal loro allenatore la prima di undici finali che dovrebbero portare la squadra verso la promozione alla serie superiore. Parole e numeri che indicano il rispetto che la Fiamma ha meritato sul campo in questa stagione. Rispetto che aumenterà ancora dopo la missione impossibile tentata: le ragazze allevate più che allenate da Adele Salerno le hanno provate tutte per essere le prime a battere la squadra dominatrice assoluta del campionato di B2 femminile. Se fossero riuscite a chiudere in vantaggio il secondo set, la grande impresa sarebbe stata probabilmente più vicina. Invece, è stata proprio la rimonta attuata dalle atlete della provincia di Chieti a dare il senso della differenza: protagoniste assolute la Spagnoli (straordinarie le sue schiacciate, partendo dalla seconda linea) e la Ballarini (minuta ma bravissima in ricezione). Dall’altra parte la Viscito ha organizzato la resistenza che si è pure materializzata nella vittoria del terzo set. Ed è già questo un piccolo trionfo: 27-25 le cifre che indicano la soddisfazione torrese e la terza resa (parziale) dell’Altino. Fino a quel momento erano solo due i set persi in tutta la stagione, uno proprio contro la Fiamma all’andata. Da questi dettagli s’intuisce quanto esaltante sia stato il pomeriggio vissuto nel palazzetto del Liceo, uno di quei giorni che ricorderai per sempre, nonostante il risultato finale sia stato sfavorevole (25-19, 25-23, 25-27, 25-22 il punteggio per le prime della classe). Esserci stato sarebbe già stato un successo, ma questa Fiamma ha insegnato a non accontentarsi mai.
Dario Ricciardi