Sarà questo clima balordo, sarà l’inverno che non vuole abbandonarci, ma la Fiamma, oltre che riscaldare i cuori torresi, produce quelle goccioline di sudore freddo che solo i maghi del cinema thriller riescono a far scorrere lungo le nostre schiene. Forse il paragone potrà apparire un po’ ardito, ma sarà comprensibilissimo soprattutto da quanti hanno partecipato all’appuntamento del sabato sera. Cinque set (25-19; 28-30; 20-25; 25-23; 17-15) e una rimonta dall’1-2 che non è mai apparsa né scontata né automatica. Anche perché di fronte c’era una squadra, la Cav Libera Cerignola, disposta a tutto pur di recuperare punti e posizioni in classifica. Angelova e Carlozzi sono state le trascinatrici, ma è stato lavoro vano il loro in una serata che nel tie break è tornata a essere magica per la Fiamma.Tutti premiati: i tifosi torresi, che senza i cosiddetti sport minori quest’anno sarebbero stati costretti a far solo da spettatori, e le ragazze (soprattutto la loro insostituibile guida, Adele Salerno) che hanno scalato un altro gradino verso la salvezza, obiettivo minimo ma non facile da centrare. L’impresa viene costruita in grandissima parte nella palestra del liceo che Torre ha orgogliosamente intitolato a Giancarlo Siani. C’era un precedente, l’ultimo, che andava in fretta rimosso: la sconfitta casalinga nel derby con la Givova Scafati, pesantemente incastonata tra due altri kappaò, in trasferta. Un trittico nero che andava rimosso in fretta: operazione perfettamente riuscita con la solita Viscito protagonista in grado di compensare con le sue prodezze qualche errore imprevisto in fase di battuta. Si può perdonare ora che il risultato ha cancellato tutto: è tempo di festa per le splendide donne della Fiamma. Buon 8 marzo a loro e a tutte le atlete.
Dario Ricciardi